Il termine piorrea (parola composta da pios = pus e rea = scorrere) é un termine desueto in odontoiatria ma ancora molto utilizzato colloquialmente per descrivere la malattia parodontale, ossia delle gengive. La malattia parodontale é caratterizzata da: sanguinamento gengivale, dolore, gonfiore con ascessi e con conseguente crescente mobilità ed eventuale perdita dei denti interessati. In questa malattia si ha una componente di famigliarità e può accompagnare malattie sistemiche come il diabete.
Si calcola che almeno dieci milioni di italiani soffrano di tali malattie dopo i trenta anni di età; con l’invecchiamento si perde gengiva aderente all’osso alveolare, a causa sia dell’allontanamento gengivale sia di un fisiologico allungamento dei denti. Con le moderne tecniche e metodiche odontoiatriche ed un controllo frequente accompagnato da sedute d’igiene é possibile arrestare la malattia. La principale terapia della malattia parodontale é l’ablazione del tartaro ed il curettage per i casi lievi mentre la chirurgia con interventi a lembo e rigenerazione ossea guidata per i casi più gravi.